lunedì 10 dicembre 2012

Betta e George.

Sono andata a trovare due amici che non vedevo da anni. Sono due artisti. Credo che, a parte Mario Merz, siano gli unici due che io abbia conosciuto. L'ho detto anche a Genietto: -Guardali bene, perchè questi sono davvero degli artisti-.
Hanno deciso di ritirarsi dal mondo e di vivere a modo loro. Condividono una casa in mezzo al bosco, piena di cose interessanti. Attaccato alla casa hanno costruito uno studio con tante finestre che danno sul bosco e lì dipingono, costruiscono..
Lui spacca la legna per il riscaldamento e gira per il bosco in cerca dei suoi personaggi che sembrano piccoli alieni.
Lei cura l'orto, raccoglie funghi e riempie piccole tele degli strambi personaggi della sua insolita famiglia.
Non sono famosi, non gliene importa un fico secco. Mi sono sembrati felici.
Hanno una casa piena di gatti, che però non si fanno vedere, uno strambo rapporto fatto di intimità e indipendenza e un'inesauribile fantasia. Lui sembra un fumetto, lei no.
Abbiamo passato il pomeriggio a raccontarci di fatti strani, come la storia di due loro amici senza ombelico, o l'incontro di lui con una sorta di omino-extraterrestre. Genietto era affascinato e impaurito. Io mi sono ricordata delle nostre serate di tanti anni fa. Adone se la rideva sotto i baffi e J.J. guardava i cartoni animati.
Lei mi ha portato a vedere i suoi ultimi lavori e mi ha raccontato un altro pezzo della sua storia, lui non parla volentieri del suo lavoro, gli piace di più parlare del suo bosco.
Ce ne siamo andati con un pò di legna nel bagagliaio e la promessa di rivederci in primavera. Era buio e dalla macchina ci sembrava di scorgere strani personaggi tra gli alberi.

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